Dintorni

CI PIACE SEGNALARE GLI ITINERARI E I SUGGERIMENTI PIÙ INTERESSANTI ED INSOLITI PER SCOPRIRE LA VERA ROMA

Itinerario gastronomico alla scoperta delle specialità romane

Il cibo è una delle parti predominanti della cultura capitolina, la caratterizza e la differenzia dalle altre. Quella romana è una cucina di origini contadine e dagli ingredienti poveri ma ricca di sapori, i cui piatti vengono preparati secondo ricette spesso tramandate di generazione in generazione. E poi non c'è viaggio che si rispetti se non si conoscono anche le abitudine culinarie del luogo che si visita.

Seguiteci in questo straordinario itinerario gastronomico alla scoperta della cucina romana, che spazia dallo street food ai piatti della tradizione e termina, ovviamente, con i dolci.

Il cibo di strada made in Roma vanta una grande varietà di specialità, in vendita un po' ovunque per la città e che incontrano i gusti più svariati. La regina dello street food è senza dubbio la pizza romana, con un bordo basso ed estremamente friabile, soffice all’interno e croccante fuori, definita appunto "scrocchiarella". Bianca, condita solo con olio e sale o farcita, non potete fare a meno di provarla durante il vostro soggiorno a Roma. Da non perdere la pizza e mortazza, ossia la pizza bianca ripiena di mortadella, emblema dello spuntino per il romano de Roma. Molto diffuso nella capitale è anche il trapizzino, che altro non è che una pizza a forma di tramezzino, realizzata con lo stesso impasto di farina di grano tenero e lievito e farcita con i condimenti simbolo della gastronomia capitolina.

Un’altra specialità è la pinsa romana, una via di mezzo tra la focaccia e la pizza, caratterizzata da una forma ovale, quasi rettangolare, e da un impasto molto digeribile, composto per l’80% da acqua. La si può gustare condita semplicemente con olio e sale ma anche nei modi più svariati. Non solo la pizza ma anche i fritti rientrano nella tradizione capitolina, tra i quali spicca il supplì, un cilindro allungato panato e fritto a base di riso, mozzarella filante, passata di pomodoro e ragù. Nel delizioso mondo delle friggitorie romane rientra anche il filetto di baccalà fritto in pastella, altro simbolo della tradizione assolutamente da provare.

Uno dei capisaldi della cucina romana è rappresentato dai primi piatti, caratterizzati da alcuni ingredienti ricorrenti quali il pecorino romano e soprattutto il guanciale, protagonista indiscusso  di tre dei primi piatti più famosi: la pasta alla carbonara, preparata con guanciale, uova e pecorino, senza panna, cipolla e aglio; la pasta alla gricia, un semplice e ricco piatto a base di guanciale e pecorino romano, il cui segreto sta nella giusta cremosità; e la pasta all'amatriciana, una variante della gricia dovuta all'introduzione in Europa dei pomodori dopo la scoperta dell'America di Cristoforo Colombo. Tra i primi si segnalano anche: la cacio e pepe, a base naturalmente di pecorino romano e pepe; e i rigatoni con la pajata, con l’intestino tenue di vitello da latte come ingrediente principale.

Tra i secondi tante ricette a base di carne come: la trippa alla romana, cotta in umido con il pomodoro ed aromatizzata con pecorino e menta; la coda alla vaccinara, preparata con la coda di bue stufata con verdure e sugo di pomodoro; i saltimbocca alla romana, con carne di vitello guarnita con salvia e prosciutto crudo; e l'abbacchio alla scottadito, le costolette di agnello cotte sulla brace da mangiare rigorosamente con le mani. La tradizione che ha influenzato maggiormente la cucina romana è quella ebraica, la quale ha lasciato tracce evidenti nelle preparazioni e in alcuni piatti tipici, tra i quali spiccano i carciofi alla giudia. Si preparano con i carciofi romaneschi, vale a dire i cimaroli o mammole, che si fanno friggere in olio bollente.

Dulcis in fundo, non potete lasciare Roma senza aver provato i maritozzi, soffici panini dolci farciti semplicemente con la panna montata, le cui origini risalgono all'epoca romana, quando venivano preparate delle pagnotte a base di miele ed uva passa. Tra i dolci meritano di essere provati anche i bignè di San Giuseppe e la crostata con le visciole, una qualità particolare di ciliegia.

E allora siete pronti per una bella scorpacciata di specialità romane?